La scelta delle foto di matrimonio: nozioni di editing fotografico

La selezione fotografica, cosiddetto editing, è una parte molto importante della preparazione di un servizio fotografico di matrimonio. Le immagini che compongono una storia sono scelte in relazione ad una loro ben precisa funzione nel racconto fotografico.

Buona domenica!

Oggi vi parlerò dell’editing fotografico, ossia la narrazione per immagini.

Quando un fotografo realizza un servizio corposo – come ad esempio quello per un matrimonio – è normale che scatti numerose immagini. Fare molte foto, però, non vuol dire farle a caso. Al contrario, se sei un professionista, ogni foto è studiata.

La selezione delle foto più rappresentative!
La selezione delle foto più rappresentative!

Tante foto! Come sceglie le più rappresentative?

Un fotografo di alto livello e competente in intelligenza emotiva scatta tutte fotografie ben fatte, ben organizzate, emozionalmente molto elevate. Dalla prima all’ultima. E poi seleziona quali faranno parte del servizio. È lui a farlo. Non lascia che lo facciano gli sposi, per dei motivi ben precisi.

Gli sposi, infatti, sono emozionalmente coinvolti e possono perdersi, tra le migliaia di foto proposte. Non hanno quindi l’abitudine professionale a selezionare. E non hanno nemmeno gli strumenti tecnici per farlo. Per questo io, invece, seleziono sempre. E consiglio a tutti voi di diffidare dei fotografi che vi affidano la selezione. Perché vuol dire che non stanno facendo il loro lavoro fino in fondo.

Alla fine lascio sempre tutti gli scatti ai miei sposi, perché mi fa piacere li abbiano e li tengano per loro. Ma quelli emotivamente rilevanti, quelli scelti per loro con un valore narrativo forte e coinvolgente… quelli sono io a sceglierli e consegnarli loro.

Certamente, ci sarà un lavoro di sinergia. Se ci si è dedicati il giusto tempo per entrare in una relazione significativa sposi-fotografo, la scelta rispecchierà sicuramente tutti i desideri.

Le caratteristiche delle foto
Le caratteristiche delle foto

Quali caratteristiche deve avere una foto per essere scelta?

In primo luogo, bisogna chiarire alcune differenze. Esistono tante tipologie di immagini.

  • Abbiamo le ‘foto rappresentative‘, quelle che mi raccontano la giornata, il momento particolare, le persone chiave ed importanti, che devono essere accanto agli sposi.
  • Poi le ‘foto narrative‘, che nel loro mostrarsi racchiudono già una storia. Sono quegli scatti che già da soli stanno narrando particolari del matrimonio.
  • Non possono poi mancare le ‘fotografie di tipo descrittivo‘ dalle quali apprendiamo il luogo, l’ambientazione, l’atmosfera. Come se si trattasse di un racconto o un romanzo.
  • Indispensabili anche le ‘foto di contestualizzazione‘, servono a farci capire il tempo dell’azione, dove siamo e come siamo in questo momento.
  • Come in ogni storia che si rispetti, esistono dei passaggi chiave. Sono rappresentati dalle cosiddette ‘fotografie evocative‘. Quegli scatti che ci danno spunto per emozionarci, per ripercorrere interiormente un momento felice. Non sono foto che descrivono ma che evocano.

Tutte queste immagini che vi ho descritto devono essere messe in connessione, in maniera tale che la narrazione fotografica abbia un senso.

La foto di apertura...
La foto di apertura…

Le foto di ‘Apertura’ e ‘Chiusura’ del racconto

Particolare importanza hanno la foto di apertura e quella di chiusura. Se parlo a un pubblico lo devo invogliare ad ascoltarmi. Serve quindi una foto iniziale che attragga le persone e le porti a proseguire la visione delle immagini.

In un secondo momento inserisco ciò che descrive i luoghi e contestualizza il matrimonio, poi le foto che descrivono il livello emozionale delle persone e del giorno. Infine, creo le connessioni tra immagini.

Dalla prima all’ultima foto occorre che le immagini siano connesse l’una all’altra attraverso dei passaggi, come quando usiamo la punteggiatura nella scrittura. Ecco, nell’editing i nostri segni di interpunzione sono le foto di connessione, anche dette ‘foto evocative’.

...La foto di chiusura, che porta all'infinito
…La foto di chiusura, che porta all’infinito

Importantissima la foto di chiusura che, paradossalmente, non deve dare un senso di conclusione. Al contrario, ci deve far immaginare il proseguimento della storia.

Non deve dare l’idea di qualcosa che si chiuda… ma che parta verso l’infinito.

Vi ho raccontato tutti i segreti dell’editing.

Siete pronti a selezionare il fotografo giusto per il vostro matrimonio?

Rimaniamo in contatto!

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